Dietro le scene, durante l’allestimento di un evento, c’è sempre chi lavora incessantemente per far si che tutto avvenga nel modo e nel momento appropriato.
Allo stesso modo, dietro ad ogni momento delle nostre esperienze motorie, una rete con numerosissimi “informatori specializzati” lavora senza interruzione per informarci, senza che ce ne accorgiamo sullo stato della nostra stabilità e del nostro equilibrio, fondamentali e imprescindibili per la maggior parte dei movimenti che svolgiamo durante la nostra attività quotidiana. Ma dove sono, cosa fanno?
Questi recettori sono cellule che ricevono informazioni e si trovano nei muscoli, nei legamenti, nelle capsule articolari, nei tendini, nella fascia e sono chiamati propriocettori perchè “leggono” nelle strutture anatomiche dove sono posti, tensione, pressione, stiramento, torsione, producendo stimoli che si integrano sia con quelli forniti dal vestibolo, un organo situato all’interno del nostro orecchio, sia generati dall’aggancio visivo proprio della vista: il vestibolo, infatti, ci informa sulle accelerazioni a cui siamo sottoposti (comprese le variazioni dovute all’accelerazione di gravità) mentre l’aggancio visivo ci fornisce punti di riferimento sull’ambiente che ci circonda.

Come il suono prodotto da diversi strumenti di un’orchestra, l’integrazione delle informazioni è fondamentale per un’ottimale risposta della muscolatura che ci sostiene posturalmente e “lotta” giornalmente contro la gravità. La nostra specie di bipedi, per spostarsi spesso è costretta ad impiegare l’appoggio di un solo piede al terreno e quindi deve fare i conti con un compromesso tra mobilità e stabilità.
Possiamo quindi definire le differenze che esistono tra la stabilità locale, quella ad esempio di una articolazione come la caviglia, e stabilità di distretto, ad esempio dell’arto inferiore oppure parleremo di stabilità globale, che definisce il nostro rapporto con la gravità, legando postura ed equilibrio in modo indissolubile. A qualunque scala analizziamo le nostre funzioni motorie è importante che ci siano integrazione, armonia e sincronismo.
Con sicurezza è lecito affermare che il modello di catena cinetica rappresenta in modo efficace il nostro corpo che si muove: la stabilità o la mobilità di un anello di questa catena influenza tutta la struttura, sia in ascesa che in discesa, linearmente o diagonalmente.
E perché proprio il sistema propriocettivo è così importante?
La vista, precisa e veloce, è influenzata da fattori esterni quale la luce e le sue variazioni, con il passare dell’età diminuisce la sua efficacia e in caso di attività fisica o sportiva è spesso “occupata” essendo deputata alla finalizzazione di azioni complesse, azioni su azioni, movimenti su movimenti.
Il vestibolo, provoca risposte estremamente grossolane e imprecise, lente ed efficaci solo per situazioni d’emergenza quali un rischio di caduta. Ma non fornisce output ottimali per movimenti economici, precisi e fluidi. Pensare di gestire i movimenti in situazioni normali con una strategia che utilizza il vestibolo come attore protagonista è come cercare di abbattere un moscerino con un bazooka. Il sistema propriocettivo invece è rapidissimo, preciso, discrimina gli interventi neuromuscolari in modo estremamente efficace, è alla base di movimenti efficienti. Come abbiamo visto si basa sulle informazioni dei propriocettori, “ricevitori dall’interno”. Utilizzalo al meglio permette di ottimizzare il movimento, migliorare le performance motorie, ridurre gli infortuni ed essere più pronti in caso di eventi avversi come ostacoli, avversari, imprevisti o potenziali lesioni.
Possiamo quindi riassumere le caratteristiche principali dei sistemi che gestiscono l'equilibrio in questo breve elenco
Vista
Veloce, preciso, decade con l’età, dipende dalla qualità della luce, è’ occupato in altre azioni durante lo svolgersi dei movimenti
Vestibolo
Lento, impreciso, scatena reazioni in emergenza, importantissimo quindi, ma inadatto a gestire i compiti quotidiani in situazioni normali o ad esprimere performances motorie di qualità

Propriocettori
Veloci, precisi, permettono la gestione di compiti quotidiani efficacemente e in sicurezza, permettono di esprimere performances motorie qualitative ed economiche con alla base una fluidità di movimento.
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